29, Apr 2024

Seleziona la tua lingua

Caro ragazzo, cara ragazza del 2023.

 

  Sono un ex ragazzo degli anni ’80 e nessuno mi chiama più perché ormai ho sessant’anni, un tetto messo a caso per separare i vivi senza il minimo appello. 
Purtroppo faccio parte di quella generazione che senza volerlo ti ha fregato, abbiamo lasciato che altri pensassero per noi. 
Il tuo futuro è senza pensione, senza TFR, senza lavoro. Il tuo presente è nelle mani di politicanti improvvisati, opportunisti, sfacciati, in perenne campagna elettorale.
Quando ero bambino l'aria e l'acqua erano pulite, perché non c'erano tante auto, la mia famiglia non faceva debiti e tornavo a scuola da solo a piedi. Non c'erano farneticanti telegiornali ostaggi della lottizazione e neppure criminali stranieri in libertà.
L'immigrazione era un fenomeno sociale che ha visto milioni d'italiani partire verso altri paesi, chi entrava in Italia imparava la lingua e si integrava come ogni altro. 
I condannati per organizzazione criminale erano quasi inesistenti, perché fino al 1986 nessuno aprì alcun maxi-processo.
Le stragi di Stato erano appena iniziate: Milano, Brescia, Italicus, Ustica, Bologna e Rapido 904 sono solo quelle più importanti ed ancora oggi non sono stati trovati mandanti ed esecutori.
Le organizzazioni criminali presenti sul nostro territorio sono soprattutto quattro: Cosa Nostra, N'drangheta, Camorra e Sacra corona unita.
Le imprese erano gestite da imprenditori e non " prenditori ". E' strano dirlo adesso quando nessuno vuole più investire denari propri, ma c’erano persone che investivano per sviluppare aziende partendo da semplici idee innovatrici. 
C'erano manager che non ho mai incontrato, ma solo sentito dire: Enrico Mattei dell’ENI, ucciso in un attentato, Adriano Olivetti, Mondadori, Ferrari, Borghi, Del Vecchio e cento altri che non ricordo. 
Intorno alle città c’erano i prati e non i cimiteri di cemento che chiamano unità residenziali. 
La bottiglia di latte la riportavo al lattaio e non costruivano inceneritori. 
I supermercati non esistevano mentre nella " drogheria " compravi tutto quello che ti mandava tua madre.
La televisione era un servizio pubblico in cui lavoravano anche veri giornalisti come Enzo Biagi, i programmi erano portati avanti da meritevoli presentatori che si erano fatti la gavetta e con solo un quarto d'ora di pubblicità al giorno. 
Quando si parlava si usava il tempo futuro. Il presente e soprattutto il passato erano verbi di complemento. 
I giardini pubblici erano puliti e sui marciapiedi si camminava senza doversi destreggiare tra veicoli parcheggiati.
I disabili non erano neanche contemplati nelle città che crescevano. 
Le persone erano più gentili, spesso sorridevano. 
Sul Corriere della Sera scrivevano Montanelli, Buzzati e Pasolini.
La Sanità era un'entità astratta perché chiunque poteva accedere alle cure di cui aveva bisogno.
I genitori sapevano che i loro figli avrebbero avuto un futuro migliore, si respirava un'aria di benessere, solo dal punto di vista economico, ma questo non potevano prevederlo. 
I fiumi erano puliti solo dove non c'erano fabbriche vicine e si poteva fare il bagno nel fine settimana ma ancora non si chiamava week end. L’unico problema era rappresentato dagli imprendibili táfani. 
Le spiagge erano libere e il mare quasi sempre verde azzurro. 
La P2 era una variabile al quadrato e non ancora l’antistato progettato da Cefis. Licio Gelli non aveva arruolato il novizio Berlusconi con la tessera 1816. 
L’Italia era una e indivisibile poi c'erano le Brigate rosse. 
Si lavorava duro, ma si poteva risparmiare e la pensione era un approdo sicuro. Era un piccolo Eden, ora perduto. Non sapevamo di averlo. Molti lo disprezzavano. 
Negli ultimi ottant'anni abbiamo avuto uno sviluppo senza progresso. E ora non ci resta neppure lo sviluppo.
Le generazioni che ti hanno preceduto meriterebbero un processo da parte tua, caro ragazzo e cara ragazza. Sono colpevoli di averti rubato il futuro. Loro vivono nel presente con la seconda-terza casa, le pensioni senza base contributiva. Loro ti governano. 
L’Italia ha una coppia di governo che ogni giorno gioca al poliziotto-buono poliziotto-cattivo. 
Loro usano la propaganda sopra ogni cosa e persona che non si adeguino alla narrazione.
Loro stanno massacrando la quotidianità con un bombardamento di informazioni in modo che ti sia facile perdere la via maestra per trascinarti nella periferia dell'ovvietà.
Caro ragazzo e cara ragazza, non potete più stare a guardare, la vita vi sta scivolando dalle mani. 
Voi, invece di lasciarla scivolare, trattenetela, scendete in piazza a protestare come fanno da tempo i vostri coetanei per rispondere alla passività verso il cambio climatico. 
Io una piccola svolta nel sociale ho cercato di farla, nonostante sia circondato da muri di gomma.
Ho fatto troppi sbagli e sono troppo vecchio (anche se non dimostro i miei anni, (0^0). Ma ho vissuto un tempo più bello, più vero, più colorato, più umano e so che se vi impegnerete sarà possibile anche per voi.
Non arrendetevi mai.” 

Foto: Roma 15-10-2011

 

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